Noto Antica: il grido straziante di una Pompei siciliana - Vivere la Sicilia

Noto Antica: il grido straziante di una Pompei siciliana

“Netum, ingegnosa urbs numquam vi capta”

Questo motto latino (“Noto, ingegnosa città mai conquistata con la forza”) dà il benvenuto ai pochissimi visitatori, soprattutto stranieri, che ogni giorno decidono di ammirare questo sito archeologico in provincia di Siracusa. Noto Antica, infatti, non è il centro storico della ben più celebre Noto, essa è una città vera e propria sul Monte Alveria, abbandonata dopo il 1693, anno del violentissimo terremoto che colpì la Sicilia sud-orientale
Le origini di Noto Antica si perdono nella notte dei tempi, la leggenda vuole che sia stata fondata dal famoso Ducezio, Re dei Siculi, che introno al V sec. a.C. organizzò una resistenza contro i coloni greci. Occorre precisare che, tuttavia, sono ben visibili tracce umane antecedenti questo periodo come la necropoli sicula del IX sec. a.C.

Imponente è l’ingresso con la porta protetta da mura altissime: Noto Antica non fu mai conquistata con la forza da altre città, infatti, essa gode di una posizione strategica, essendo sorta su un altopiano delimitato da valli profonde.

Noto Antica è una Pompei siciliana. L’intera città avrebbe bisogno di campagne di scavi e di opere di salvaguardia, invece, è  stata totalmente abbandonata dalle istituzioni e dai cittadini stessi che ormai faticano anche a ricordare il luogo in cui vissero i loro antenati. Il sito presenta bellezze dal valore culturale inestimabile che testimoniano presenze umane ininterrotte fino al famoso terremoto del 1693.

 

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